Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) hanno iniziato la loro collaborazione nel 1994 indagando, dal punto di vista scientifico e filosofico, la dualità corpo-mente che ogni essere umano sperimenta dentro di sè. La loro ricerca ha affrontato lo studio delle dinamiche complesse che sovrintendono l'evoluzione biologica e le interazioni all'interno degli ecosistemi, scoprendo che le stesse tendenze sono alla base dell'evoluzione tecnologica, dell'auto-organizzazione delle strutture sociali umane e della rete internet. Dal 2001 sperimentano su se stessi i postulati di un'antichissima teoria astronomico/astrologica legata ai viaggi e ad ipotetici influssi astrali, effettuando, due volte l'anno, particolari spostamenti alla volta di determinati luoghi del globo terrestre. In seguito a queste esperienze di viaggio sono nate una serie di grandi installazioni legate al concetto di relazione, in cui gli artisti rendono visibili la rete complessa di legami che uniscono insieme persone ed eventi.
Tra le mostre personali più recenti si segnalano: “Through the words”, Voice Gallery, Marrakech (2011); “Agli occhi di tutti”, a cura di Helga Marsala, Museo Riso, Palermo (2011); “Costellazione di me2, VM21 artecontemporanea, Roma (2010); “L'insostenibile calma del vento”, a cura di Lelio Aiello, Museo della Musica, Bologna (2010); “Entità risonante”, a cura di Valentina Tanni, Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2009); “Self Organizing Structures” (con Mass), a cura di Susanna Bianchini, Artprojx Space, Londra (2009); “visibile invisibile, Opere video e ambienti 1995-2008”, a cura di Emma Zanella e Vittoria Broggini, Museo MAGA, Gallarate (2008); “Materia prima”, Galleria Alfonso Artiaco di Napoli (2008).
Hanno realizzato installazioni permanenti presso la Metropolitana di Napoli e al Palazzo delle Papesse di Siena. Tra le numerose mostre collettive a cui hanno partecipato si ricordano: “NETinSPACE: Universi al confine”, a cura di Elena Giulia Rossi, Museo MAXXI, Roma, (2010); “Au pair”, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Francesca Referza, Fondazione Menegaz per l’arte, Castelbasso, Teramo (2010); “Barock. Arte, Scienza, Fede e Tecnologia nell'Età Contemporanea2, a cura di E. Cicelyn e M. Codognato, Madre, Napoli, (2009; “The giving person”, a cura di Lorand Hegyi, PAN, Napoli (2005);